Fuori il sole inizia a scaldare, le agende si riempiono di impegni da chiudere “prima delle ferie” e nella testa di molti di noi si fa strada una promessa silenziosa: “resisto ancora un po’, poi stacco”. Ma è davvero così che funziona il benessere mentale?
Capita spesso che il relax tanto atteso non arrivi neanche in vacanza: la mente continua a girare su pensieri di lavoro, responsabilità lasciate in sospeso, dialoghi mai conclusi. Perché la verità è che non si può spegnere lo stress con un interruttore. Serve allenamento. Serve abitudine.
Ecco perché è importante preparare la mente al riposo, proprio come si prepara il corpo prima di una corsa. Non serve aspettare agosto: il momento per cominciare è oggi.
Stress e lavoro
Secondo l’8° Rapporto Censis-Eudaimon, il 31,8% dei lavoratori dipendenti ha provato sensazioni di esaurimento, di estraneità o comunque sentimenti negativi nei confronti del proprio lavoro, cioè forme di burn-out. Tale stato psicologico coinvolge il 47,7% dei giovani, il 28,2% degli adulti e il 23% dei dipendenti più anziani.
Inoltre, il 73% dei lavoratori ha vissuto situazioni di stress o ansia legate al lavoro; il 76,8% non sempre è riuscito a trovare un equilibrio tra vita privata e lavoro; il 75,9% si sente spesso sopraffatto dalle responsabilità quotidiane; il 73,9% sente di avere troppa pressione addosso quando lavora.
3 micro-pratiche per allenare la calma (anche se hai solo 10 minuti)
- La pausa di decompressione
Alla fine della giornata, prova a sederti in silenzio per 5 minuti, senza cellulare né distrazioni. Chiediti: “Dove sono? Come sto?”Anche solo nominare le tue emozioni abbassa il carico mentale. - Il diario delle tensioni
Scrivi ogni sera (anche in poche righe) cos’hai trattenuto durante il giorno. Un pensiero ripetitivo? Un fastidio non detto? Portarlo su carta aiuta a liberare spazio mentale. - Il “respiro guida”
Scegli un momento della giornata – prima di una call, in ascensore, in macchina – e fai 5 respiri lenti, profondi. Inspira contando fino a 4, espira contando fino a 6. Il respiro lento agisce sul sistema nervoso parasimpatico, quello del rilassamento.
Relax non è vuoto: è presenza
Non serve meditare per ore o ritirarsi in montagna. La calma si allena con piccoli gesti quotidiani. Il vero obiettivo non è fuggire dallo stress, ma imparare a riconoscerlo prima che esploda, a osservarlo e lasciarlo andare.
Come ci ricordano anche i professionisti di Sputa il Rospo, la salute mentale è un processo, non una pausa. E ogni percorso di consapevolezza comincia sempre da un primo passo.
Inizia il tuo percorso
Se senti che non riesci a “staccare” anche quando vorresti, o che lo stress prende il controllo, potresti aver bisogno di uno spazio tutto tuo dove ritrovare respiro e direzione.
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