Articoli di psicologia, consigli e suggerimenti

Libera il Rospo

Libera il Rospo

Il peso mentale della valigia: cosa lasci e cosa porti con te

Quando si avvicina il momento delle vacanze, preparare la valigia diventa quasi un rito: decidere cosa portare, cosa lasciare, fare spazio all’essenziale. Ma oltre agli abiti e agli oggetti, ci sono altri “pesi” – più invisibili – che rischiamo di mettere in valigia senza nemmeno accorgercene.

Il bagaglio che non si vede

Preoccupazioni non risolte, frustrazioni accumulate, aspettative alte, sensi di colpa o di inadeguatezza. È facile ritrovarsi a partire carichi non solo di effetti personali, ma anche di ciò che mentalmente ed emotivamente non siamo riusciti a lasciare andare.

E così la vacanza, che dovrebbe essere una parentesi rigenerante, rischia di trasformarsi in un’altra occasione in cui continuare a correre: tra itinerari da rispettare, foto da postare, famiglie da gestire, silenzi da riempire. Il vero rilassamento, però, comincia prima: da una scelta consapevole. Da una domanda semplice ma potente: cosa voglio davvero portare con me?

Un esercizio prima di partire

Prenditi 10 minuti, carta e penna alla mano. Disegna due colonne.

  • Nella prima scrivi “Cosa voglio lasciare”: pensieri che ti pesano, emozioni che senti stagnanti, ruoli che vorresti mettere in pausa. Tensioni che non meritano di accompagnarti.
  • Nella seconda colonna scrivi “Cosa voglio portare”: intenzioni, desideri, abitudini che ti fanno stare bene, piccole cose che vuoi coltivare anche in vacanza.

Non devono essere grandi rivoluzioni. Anche solo decidere di spegnere le notifiche, rallentare i ritmi, concedersi una mezz’ora di silenzio ogni giorno può fare una grande differenza. Perché la leggerezza non è solo assenza di peso: è presenza piena e consapevole.

Partire non è fuggire

Questo esercizio non è un modo per ignorare i problemi, ma per darsi il permesso di guardarli da un’altra angolazione. Le pause servono anche a questo: a fare ordine, a prendere fiato, a ricordarci che possiamo alleggerire lo zaino mentale – non tutto, non sempre, ma un po’ alla volta.

E se prima di partire ci si accorge che il carico emotivo è più ingombrante del previsto, o che la vacanza, invece di offrire sollievo, rischia di far emergere tutto ciò che durante l’anno si è messo da parte, è importante ricordare che prendersi cura di sé è sempre una possibilità concreta.

Non serve aspettare il “momento giusto” o trovarsi nel pieno di una crisi per chiedere supporto: a volte basta riconoscere un disagio, anche lieve, per iniziare a fare spazio dentro di sé.

In questo senso, strumenti come Sputa il Rospo possono rappresentare un aiuto prezioso. Uno spazio sicuro in cui fermarsi, ascoltarsi, ricominciare, anche solo un passo alla volta.

Perché partire leggeri, a volte, significa proprio questo: lasciare andare qualcosa, e portare con sé solo ciò che conta davvero.

Condividi l'articolo